Forse mi pento
d’avere insegnato l’amore
ai miei figli, di averne curato
l’aspetto interiore, di averli ispirati
a sentire le voci, a lèggere i visi
a cogliere il senso più alto di sé…
Sì, forse ho sbagliato:
li vedo indifesi di fronte alle false
persone, a chi si fa beffa del loro sentire
a chi non distingue la delicatezza
da un falso agghindare.
Ormai è troppo tardi
saranno i perdenti in un mondo di lupi
perché senza artigli
li ho solo cresciuti leggendo poesie
nemmeno le favole ho loro narrato
ho solo inventato possibili luci, mostrato l’aspetto
che più mi attraeva, dell’anima ho detto
e della giustizia, del cuore sincero