È sempre più sottile
la linea che separa le metà
l’una di me che assolve ai sensi
l’altra che si fa musica nell’etere
il pentagramma che disegna il suono
il coro della luce
una che pensa mentre l’altra vive
un io celeste mi rischiara, ma
non sempre scorgo nel chiarore il mio
“se non divento una”
così diceva mentre agonizzava
“se non divento l’essere che sono
non si apriranno quelle porte”
Perché mi vieni in mente, madre,
mentre mi avvolge
la melodia che tanto amo?
“Segui l’assolo, ché nel vibrato d’un violino
c’è tutto l’alfabeto universale”
Ascolto, madre,
si configura ogni significato
direttamente al cuore. Ecco perché
non posso più rispondere a parole
e per farmi capire
ho solo il pianto.
–












Cara Cri, leggendo la tua bellissima poesia mi sono venute in mente le parole di Semprún:
la scrittura, se vuole essere qualcosa di più di un gioco, di una posta in gioco, non è che una lunga, interminabile ascesi, un modo di separarsi da sé vigilando su sé stessi: diventando sé stessi perché si è riconosciuto, messo al mondo l’altro che sempre siamo.
un bacio
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grazie, Maria! è talmente concorde il mio pensiero al suo!
più che mai sono convinta che solo nell’instancabile ricerca della propia completezza abbia senso ogni umana esperienza.
un abbraccio grande
cri
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Pingback: L’Alfabeto dell’Aria | Annitapoz's Weblog
Grazie!
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Emozionata e commossa leggo e rileggo perdendomi in quell’assolo. Tu l’hai colto alla perfezione l’alfabeto universale, lo si capisce da come trasformi le parole in versi.
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ancor di più, cara Annita, l’hanno colta e trasmessai grandi compositori come Bach e tanti altri immensi come lui…
grazie,anchedella condivisione.
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Questa poesia è una bellissima “Aria sulle corde del cuore”.
I pensieri oltrepassano facilmente quel confine che separa-unisce le due metà.
Sarà solo il pensiero a farci uno/una.
Bella, bella bella!
Tinte lievi con colori forti, ecco cosa sono le tue poesie-quadri, dipinti con la luce. Ineguagliabile!
BBBcar
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Car, nella vibrazione del suono c’è anche il segreto della telepatia… è per questo che una certa musica trasmette sensazioni e stati d’animo simili a coloro che comunicano nella stessa lingua, nel lessico fatto di percezioni in immediata sintonia…
grazie!
bbbcri
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è la fusione delle diverse anime, forse, il segreto per la vita folle
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o la follia è il segreto delle anime… 🙂
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Il pianto, dici Cristina, per farti capire, eppure il tuo vocabolario, fatto di parole, di musica, di immagini, di “aria”, arriva direttamente al cuore.
Ti abbraccio
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è il vocabolario comune agli appartenenti allo stesso paese di luce, dove l’idioma è suono e dice più delle parole… conosci la lingua.
grazie!
Ti abbraccio anch’io
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