L’inattendibile consistenza dell’essere

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Ma come si fa a ritenersi seriamente seri
_io più che mai_
che avverto il mio consolidare
parole intorno ai fianchi
                penso una mano: stella a cinque punte
                ed al passaggio ch’è di tutti
                l’intestino
                il gran livellatore delle genti
                più della morte

però non so se scrivo versi
per distaccarmi di quel tanto
che mi permetta un’infiorata e un sogno
oppure perché sento altro da me
la mediazione dei bisogni
               “figlia mia, figlia mia!” _ me lo dico da sola_
               attieniti alle regole comuni
               sottrarsi nuoce alla salute
               noi umani siamo veri come muri
               viviamo del reale
              _la domenica esclusa_
              sei giri intorno agli orologi
              a fare il periplo del niente.

in pieno sole
discutiamone insieme a un sorso d’alba
al tavolo _non sa d’essere tavolo_
al contrario di me, che so d’essere opaca
giusto per fare ombra
e mica è cosa seria, ma serissima assai
se d’improvviso il cuore
fa carambola

gradirei se nel corso dei lavori
si mettesse un triangolo d’avviso
: qui ci s’ impegna a ossigenare l’aria

                            

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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19 risposte a L’inattendibile consistenza dell’essere

  1. Piera ha detto:

    La tua ironia, cara Cristina, conquista sempre. Si può parlare di qualsiasi cosa, trattare ogni argomento, riflettere facendo sorridere…
    Tutto diventa arte quando si è capaci. Un abbraccio.
    Piera

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  2. tramedipensieri ha detto:

    Donna dalle tante risorse ed energie….che trova nelle piccole cose. altro che ombra….

    buona settimana
    .marta

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  3. fattorina1 ha detto:

    Provo a mettere insieme un po’ di parole chiave di questa poesia : rimpianto, fatica, soluzione parziale ( le parole ai fianchi),i sogni ancora ( l’infiorata) e infine il tempo e l’impegno: si potrebbero utilizzare per una pista di lettura ( ce ne sono altre). Appartieni alla categoria delle donne che hanno risorse interiori sempre a portata di mano e una coesione di identità da permettersi di colloquiare con il sole…
    Baci. Narda

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    • cristina bove ha detto:

      cara Narda, le parole chiave al posto giusto!
      coesione d’identità… non ci avevo mai pensato, il fatto è che scrivo per non lasciarmi “smolecolare”… forse in qualche maniera misteriosa hanno trovato il modo, Essi (sai a chi mi riferisco), di tenermi ancora qui. ma questa è una cosa che conosci bene e, in quanto a coesione, ne sei ampiamente dotata!
      grazie
      baci

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  4. cristina bove ha detto:

    grazie a tutti i mipiace 🙂

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  5. Antonio ha detto:

    Ed è sicuramente ossigenata l’aria dei tuoi lavori in corso anche se il respiro spesso si fa pesante, per la fatica di parole da consolidare ai fianchi o per il necessario percorrere periplo di niente, domenica compresa. 😉

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  6. ludmillarte ha detto:

    qui ci s’impegna più che mai ad ossigenare l’aria. grazie, un sorriso

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  7. falconieredelbosco ha detto:

    all’alba ti ergi al sole come uno gnomone e lui ti disegna sul quadrante che misura il tempo

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  8. massimobotturi ha detto:

    scrivi versi, perché sei ironicamente e umilmente, serissima

    🙂

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  9. Francesca Moro ha detto:

    Mi ha scippato il commento e ora è passato l’iniziale…sai, quindi un po’ di spirito dissacrante e una risata sul quella tua “livella” così elegantemente ri-versata, sulla bellezza del resto a voce
    bacio

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  10. poetella ha detto:

    mammaaaaaaaaaa!
    questi versi sono un monumento!
    Chapeau!

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