Inerme alla Medusa

mixtero - by criBo

Il sortilegio
il fuoco dei miei occhi quando
c’era scritto il tuo nome dentro
_si stupivano i fermi delle porte_
e tu pensavi fosse già finito
l‘attimo consenziente
ti liberavi dalle coordinate
con il respiro corto

forse pensavi
che ti bastasse andare
per farmi scomparire
_io che morivo lenta_
restavo senza farmi più vedere
fabbricando una casa di parole
: scrissi d’amore tutte le pareti
ma tu ti dichiarasti analfabeta

ora che sono pietra
mi stanno ricoprendo muschi e rovi
ho superfici inutili
_non sapevo di specchi_
e sono l‘antro della mia gorgone
prigione e prigioniera
attenta a non riflettere il mio sguardo
e fatalmente ritornare donna

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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11 risposte a Inerme alla Medusa

  1. Ho davvero poche parole se non – bellissima – e ancora bellissima. Mi hai commossa Cristina perché con te ci si abitua a voli siderali ma questa mi stringe i polsi e mi tiene

    Piace a 1 persona

  2. gelsobianco ha detto:

    Splendida, Cri. ❤
    Ho colto, sì.
    "prigione e prigioniera
    attenta a non riflettere il mio sguardo
    e fatalmente ritornare donna"
    E come si può non cogliere?
    Ascolto i tuoi versi che suonano in me e… sto in silenzio.
    Ti abbraccio forte, Cri cara
    gb

    Piace a 1 persona

  3. fattorina1 ha detto:

    E’ terribile sentirsi l’antro della tua Gorgone; ma se pietra sei, che altro può fare la mitica bestia. Specchio e specchiera, simmetria del vivente e del non vivente: vivere è una gloriosa maledizione da cui si sfugge con un atto terrifico.
    I tuoi versi sono fermi, saldi, seguono docilmente la musica del pifferaio, sei tu che suoni e tu che avanzi… e invano hai scritto d’amore e di canti sorgivi. Avanti jusque à l’adieu.
    Narda.

    Piace a 3 people

  4. lementelettriche ha detto:

    L’ha ribloggato su lementelettrichee ha commentato:
    Quando ti leggo – il sortilegio – lo fai tu.
    Adesso mi sembra d’essere distaccata.
    Trasportata in una “Terra di mezzo”.
    [ E come portati via
    si rimane.]
    – Ecco: questa è la poesia col tuo nome!

    "Mi piace"

  5. lementelettriche ha detto:

    Quando ti leggo – il sortilegio – lo fai tu.
    Adesso mi sembra d’essere distaccata.
    Trasportata in una “Terra di mezzo”.
    [ E come portati via
    si rimane.]
    – Ecco: questa è la poesia col tuo nome!

    Piace a 2 people

  6. Antonio Devicienti ha detto:

    La tua poesia sta aumentando l’ incisività e l’ icasticita’ che già possedeva. Leggerti è percepire le parole come un qualcosa di ineludibile che costringe a fermarsi a pensare, che non si lascia dimenticare.

    Piace a 1 persona

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