passano in fila a tessere
un domino scolora i punti e gli angoli
si piegano i contorni
si ridisegna ad ombre ciano
il niente delle ombre
_i veli non cadranno mai_
piuttosto voleranno uova di marmo
soli di zafferano, baie di carta blu
dalle caverne al cielo: i ponti delle luci
arcate in cui si scorgono viandanti
sconosciuti a sé stessi, vagamente numeri
abbiamo falci e lame
taglienti come cerchi di compasso
sembrano lune rosse
nei deserti d’Arabia
cadremo insieme
quando un soffio diventerà uragano
e nel precipitare
sapremo il dio delle pedate
il dio delle lusinghe e dei piaceri
lanciati come fossero coriandoli
in questo carnevale ch’è la vita
❤
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❤
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“_i veli non cadranno mai_” ❤
Poesia che mi toglie la parola
Ogni verso è bellissimo.
E questa musica…
E l'immagine
Grande cara Cri
ti abbraccio
gb
A presto!
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grazie, gb ❤
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“sembrano lune rosse
nei deserti d’Arabia”
E io vedo le lune rosse
“e nel precipitare
sapremo il dio delle pedate
………………………………………”
Sì, lo sapremo nel cadere…
Cri cara, grazie.
E’ bellissimo quello che hai dipinto per l’inizio della pagina del blog.
Si entra nel tuo luogo di bellezza!
❤
gb
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Cara Cristina è davvero bella…la musica che hai scelto poi..è proprio sua
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grazie!
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