Sospingo la parola
giù per le strade piatte delle regole
finché s’arresti alla metà del dire
mentre la mente va per fatti suoi
in atmosfere algide
_meglio ignorare il muscolo battente_
e stazionare nei vestiboli
diventa l’abitudine
di stanchi viaggiatori da sofà
e diciamolo pure
a cosa serve avere un’emozione
che t’improvvisi giovane
quando hanno spento già tutte le luci
e sei nel libro dei sopravvissuti?
Si diventa lucertole d’inverno
assiderate
Bella bella poesia. Vera impietosa. Lascia l’amaro in bocca.
Un pizzico della tua speciale ironia è sempre presente… 🙂
Ti abbraccio forte, Cri cara
gb
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Ho riletto ora a voce alta i tuoi versi.
(Sai che mi piace farlo e ascoltare la loro musica.)
Che poesia bella davvero e colma…
Ci sei tu, Cri cara.
❤
gb
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❤
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Ti mando un abbraccio Cristina..è una bella poesia, vera come una nudità sotto un impietoso sole. Bianca
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…!
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