Se mai dovessi scriverti un distacco
lo farei con il passo della musica
_potresti allora andare senza remore_
io negli spazi liberi
ricomporrei le note del levare
e forse avresti un dire delicato
_come nel dialogare a scena muta_
Se improvvisarsi giovani e provare
a recitare un’opera virtuale
fu l’astrazione d’anni
adesso scriverei dell’imperfetto
che mi tradì quando scambiai la testa
per un mancato battito del cuore