Di là dai vetri
_i giardini risultano sfocati_
una macchia d’olivi trema al vento
è più lontano il mondo
pensando ai fatti miei
mi dichiaro innocente
_capitata per caso nel mistero
in sosta di brevissima durata_
qui e non so
non so
non so
di croci malportate
piovono cieli
si allargano le faglie
i continenti vanno alla deriva
io qui appartata
mi assolvo dalle colpe tramandate
dal bene che non feci
mi rispetto
nell’infinitamente piccolo ch’io sono
Bellissima Cristina, un saluto. B
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non avevo visto, Bianca, ti ringrazio adesso.
un caro saluto
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Ciao Cristina
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