è una parola lineare
scritta dove si sta da vecchi
un segno tra il possibile e il reale
__i malanni distolgono__
aghi d’assaggio come aperitivi
pettinavo le tempie con le mani
trattenevo la vita nei capelli
non compitavo l’esistenza a fogli
lasciavo che la vita mi vivesse
i morti sono ovunque
il mare sa
la terra sa
ma qui faccio silenzio
stanziale e provvisoria
gesti al minimo
annodo cocche alle fotografie
_sembrano foglie gialle_
con la pazienza dell’inverno
esilio il tempo
Che grande meraviglia è questa poesia:
neanche cantassimo sotto alla pioggia.
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ci piove intorno la poesia
e abbiamo ombrelli a rete
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La pazienza dell’inverno
sotto un manto di terra
può scaldare germogli
_lo fai con la poesia_
e diventi sempreverde.
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