“…in definitiva, la realtà della quale possiamo parlare
non è mai la realtà in sé, ma una realtà filtrata
dalla nostra conoscenza…” Werner Heisenberg
nello spazio di vita in cui m’aggiro
l’aria è una sinfonia di oggetti e quadri
_esistono nel mentre che li guardo_
prima non c’eravamo
né l’osservato né l’osservatore
in quel contesto
i sensi
attivano perimetri di casa
_il pavimento, quando ti distrai
sparisce in un bisbiglio di piastrelle_
il camminare origina pareti
crea le porte
attraversarle è un gioco di respiro
in un continuo andare e ritornare
dai labirinti della mente al suolo
un filo alla ricerca d’Asterione
e l’io
eroe perfetto della decadenza
è il mito di se stesso
il narratore delle sua esistenza