Normalità
del sé che dialoga
con l’altro sé che tace ma acconsente
e nello sdoppiamento si palesa
a tu per tu con l’io semplificato
accede a densità complesse, ma
contro rarefazioni metafisiche
affronta il caso e la necessità
l’ombra e l’attesa
ed è scontata in noi l’ora del mai
la non domanda a tutte le risposte
e smemorarsi tra la notte e il giorno
sperando d’arrivare alla chiarezza
lontani da illusioni ed allusioni
_io qui ti sposo, me stesso in questa vita
nella cattiva e nella buona sorte_