Siatemi adesso

scala e faville - by criBo

                                 

Voi che leggete
fate finta _vi prego_ di vedermi quando
saltavo sulle gradinate
trecce al vento
o poco più che già m’innamoravo
sotto quella bellezza che scoppiava
ed era solamente giovinezza

dunque per un momento siate buoni
fermatevi a quel suono di parole
che dissi mentre il sole capovolto
ondulava di raggi nei capelli
e mi faceva fragola

che sono viva ancora _e mi nascondo_
senza troppi riguardi, lo confesso
è mimesi da salto
pur sempre un tentativo di volare

vi metto occhiali d’oro
guardate e illuminate tutto intorno
e me
fatemi diventare  una favilla
un puntocuore senza età
così che ancora mi si possa amare

———————

.

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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18 risposte a Siatemi adesso

  1. lallaerre ha detto:

    avevo già messo il “like” allora, e adesso vedo confermata la bellezza del tuo cuore e delle tue parole.

    Piace a 1 persona

  2. falconieredelbosco ha detto:

    ulteriormente volare, col palmo aperto dal desiderio di cadere all’indietro nelle notti di velluto.

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  3. annamaria49 ha detto:

    Certo che ti vedo trecce al vento e luminosa come non mai. La bellezza dell’anima non ha età e col tempo si perfeziona. Avresti mai potuto scrivere queste meraviglie al tempo della giovinezza?
    Bravissima!
    Un grande abbraccio
    annamaria

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  4. fattorina1 ha detto:

    La scelta l’hai compiuta: puntocuore e non puntocroce, la vita comunque, le scale da salire con fatica, e da tenere immuni da tutto questo fango.
    Non è forse mai esistita l’età della spensieratezza ma della bellezza luccicante sì; ora il luccichio si tiene incernierato come fosse un peccato.
    Narda

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    • cristina bove ha detto:

      “Non è forse mai esistita l’età della spensieratezza ma della bellezza luccicante sì”
      credo che tu abbia proprio ragione, cara Narda, la giovinezza è luminosità a prescindere…
      per me una sola cosa è veramente peccato: invecchiare.
      per questo quelle scale che non sono più percorribili nel vento, possono sembrare limiti invalicabili.
      grazie
      cri

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  5. ninaesposition ha detto:

    “m’innamoravo”, “scoppiava”, “ondulava”, “mi faceva”…
    tempo imperfetto, il tempo della durata, nessun segno che rompa gli anni felici e riveli gli inganni, nessuna demarcazione che metta fine alla beata età infantile… verrebbe da dire che “sei” sempre quella di prima, ora diversamente bambina, felicemente e volutamente ignara dell’infelicità adulta… mi viene da immaginarti come un “sasso”, quel ruvido pezzo di terra sempre uguale a se stesso posizionato nella materia liquida che smuove (quant’è difficile rimanere se stessi in un mondo che giorno e notte si adopera per trasformarci in esseri qualsiasi!), dalla tua postazione partono cerchi, sempre più larghi, dondolanti con ritmo agrodolce, ci raggiungono, ci penetrano, piccole incursioni malinconiche nelle nostre inquietudini, cerchi misti di felicità e dolore che ci spogliano e ci rivestono, fogge intrecciate… dove finisce il tuo vestito dove comincia il mio abito… in un continuo viluppo “ti siamo”, viviamo della tua bellezza e tu “ci sei” trasformi e trasfiguri la nostra rozzezza..
    Unica la mia Cris, ti adoro!

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    • cristina bove ha detto:

      “sempre quella di prima, ora diversamente bambina”
      già, è come essere in quel bicchiere: pesce sul fondo d’acqua il cuore bambino, pesce che annaspa nella metà vuota, il cuore vecchio.
      e ” piccole incursioni malinconiche nelle nostre inquietudini” ci destabilizzano a volte, ci fanno dimenticare la vera appartenenza al Tutto.
      sulla rozzezza, però, ho da eccepire: perché se apparteniamo a un medesimo raggio, c’è soltanto un comune destino di luce, delicato, amorevole.
      grazie di tanta bellezza in un commento!
      amore ricambiato.

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  6. elis19mr ha detto:

    Ma noi ti immaginiamo grande, cara Cri!!
    (poesia che muove e commuove..)

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  7. romeoraja ha detto:

    che forse poi tutto è proporzionato, quando si ha la giovinezza la migliore poesia è vivere ogni attimo, così poi magari, lo si ricorda mentre si scrive.
    sono concorde con Massimo, sempre più belle.

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  8. massimobotturi ha detto:

    tempo ti fa arte, e migliora la tua arte

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  9. Anna Maria Curci ha detto:

    e mentre ascolto e canto nella mente
    grata duetta voce con il cuore

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