La figura retorica del niente

stalattiti - by criBo

 

A confrontare fatti universali
con le minuzie del pianeta
_gente che va che viene uccide muore_
un io-relitto non ha mai risposte
viene dal punto e non conosce il largo
spiaggiato tra le poche suppellettili
scrive di voli e di attraversamenti
senza capirci un’acca
annota fiori fulmini e tempeste
nel vano della propria inconsistenza
_l‘amore a tener banco_

il mare assente non ha spiegazioni
per trombe d’aria o piccoli naufragi
e quattro muri sono la distanza
tra la follia del rematore
e la ragione d’una chiglia
sopravvissuta ad un tranello d’acqua

 

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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17 risposte a La figura retorica del niente

  1. elis19mr ha detto:

    “spiaggiato tra le poche suppellettili
    scrive di voli e di attraversamenti”

    spesso mi vedo così anche io, alla fine i miei restano più voli che veri e propri attraversamenti 🙂

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  2. gelsobianco ha detto:

    Siamo e non conosciamo nulla, è vero.
    “il mare assente non ha spiegazioni”
    Il suono di questo violino per me è mare anche
    E il tuo bellissimo dipinto… ❤
    Ti abbraccio, Cri cara
    gb

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  3. guido mura ha detto:

    E’ vero, Cristina, siamo qui e annotiamo tutto, senza capirci un acca. Ci arrabattiamo nel tentativo di trovare risposte che non esistono e di individuare una logica assente.

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  4. lementelettriche ha detto:

    Il mare c’è sempre
    che _ senza _
    non ci sarebbero
    certe chiglie…

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  5. Solo grazie di te, ci regali tanto del tuo cuore.
    Bella poesia, i grandi contrasti di questo ‘povero ‘mondo.

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  6. frantzisca ha detto:

    Quanta vita in tutto il tuo dire, cara Cris la tua universalità è marchio distintivo della tua poetica, partire dal sé e poi “il punto si slarga” e ci bagna tutti. Meravigliosa anche l’illustrazione.Un abbraccio.

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