quando dubbi e inquietudini
sembravano senza via d’uscita
e un repentino volgere di spalle
di maggiordomi e primedonne
divenne un fiume che allagò il giardino
sprangò porte e finestre della casa
fuori pioveva il buio
passavano giullari e cantastorie
in cerca di ribalte e di platee
più compiacenti
immemori del tempo che cancella
programmi e cartelloni
mentre il fiume cresceva e dilagava
in una sarabanda d’acqua
il giardiniere
restò in attesa che fiorisse l’alba