
Il Tempo non ha numeri
soltanto punti seminati a vanvera
su fogli siderali
effimere di nove in cieli oscuri
e noi, che attraversiamo le stagioni
i campi coltivati a pane e sogni
siamo senza una vera consistenza
elaboriamo date e calendari
scriviamo d’esistenza e altre quisquilie
sperando che gli dei
non siano tutti analfabeti e apatici











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non so perche`, ma nell’ultimo verso dove scrivi “gli dei apatici”, i viene da leggere piuttosto “antipatici”.
dev’essere per amore di Epicuro che se l’era cavata dicendo che gli dei esistono, ma non si occupano degli uomini…
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vero, antipatici, anaffettivi, buoni solo a fiutare il fumo dei vitelli che bruciano sull’ara.
e se gli dei non si occupano degli uomini, gli uomini si occupano troppo degli dei.
grazie della condivisione.
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Però ogni tanto, unendo i punti, qualche bella quisquilia figurata esce eh. Saranno analfabeti ma magari guardano le figure.
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sto ridendo, Franco! immagino un senescente analfabeta che sfoglia l’esistenza nelle immagini.
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analfabetismo e apatia: uomini e dei, a immagine e somiglianza…
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l’uomo proietta il suo dio sulle misure infinitesimali del suo esistere…
oltre è l’inconcepibile in cui si annulla ogni pensiero umano. e dio soltanto un’ombra nella mente.
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