Dunque _qualcuno parlava dalla crepa _
è un muro molle ma pur sempre muro
il sacco materiale che ti avvolge
e l’ombra che s’adatta alle pareti
quasi una moltitudine di storni
dunque _la voce è appena un mormorio_
il corpo è d’incostanza sostanziale
sta in terra ma nel cielo vola a V
tra questo e quello e quanto ancora sia
pulsare sibillino tra le costole
dunque _un frullare d’ali dalla crepa _
è una funzione tattica
una sorta di beffa in algoritmo:
si sciama tutti simultaneamente
intanto che nell’aria
nugoli d’universo vanno e vengono
molto bella… bellissimo quel sciamare…
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grazie. Mariangela!
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L’ha ribloggato su Notebook in the Nete ha commentato:
leggete!
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grazie, Chiara!
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