adesso chiamo
no, lo farò dopo
_quando?_ quando saprò ascoltare
la distanza
i fatti
le peregrinazioni circolari
i giorni per eccesso di dolori
l’affollamento di visioni oniriche
l’ombra in agguato dietro l’angolo
poi chiamerò
domani lo farò
_sai che non v’è certezza_
dice la me che mi censura. Dice
che il tempo è un’illusione ciclica
lo spazio un incantesimo
il luogo un antiluogo
ogni materia il suo contrario
siamo
anche quando moriamo
_gli elettroni non sanno di confini_
la mente
trasmette il cielo senza dir parola
e nell’oscurità che ci trattiene
emana e condivide puntiluce
Sì, io ❤
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❤
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