hanno camminamenti di sassi e croci
rifioriscono in coro
o muoiono in silenzio
assisto
da panchine deserte
all’inversione non concessa
solo postfazioni di minuti
al quieto vivere
e guardo
tracce d’arancio e oro
mi pettino di mille capogiri
a braccia alzate
trattini in successione
ridisegno una voce sulle labbra
hanno palpebre fisse le finestre
cortili ciechi
eppure
un soffio di malinconia da flauto
mi accarezza la fronte
bellissima!
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grazie carissima! ❤
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Bellissima!
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grazie!
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“un soffio di malinconia da flauto
mi accarezza la fronte”
sei riuscita a raggiungere la musica!
“mi pettino di mille capogiri
a braccia alzate
trattini in successione
ridisegno una voce sulle labbra”
“I giardini della memoria”
con affetto vero
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grazie per le belle parole
e se anche ci perdiamo nei giardini dei ricordi, sappiamo comunque godere delle fioriture presenti.
un abbraccio
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Ricamata da ossimori, così come la vita che dal cammino sui sassi ci conduce ad una fioritura di rose, le finestre sono palpebre per guardare su cammini ciechi; accostate le contraddizioni fanno la poesia profonda e vera.
Narda
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abbiamo dentro di noi, incisa nelle profondità dell’anima, una serena e placida bellezza, ed è perciò che tutto quanto accade in questa realtà materiale fatta di contrasti, ci sgomenta.
ogni forma d’arte, e in particolare la poesia, ci aiuta a sopportarne le contraddizioni, il male, il dolore, la morte… perché non ci basta la bellezza del mondo, che pure c’è, noi “conosciamo” l’Armonia dello spirito, e a quella tendiamo.
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Incantata dall’immagine
leggo le _tue_ parole
ed è bellezza
buona domenica
ciao
.marta
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grazie, cara Marta
buona domenica anche a te
cri
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