Tempi di esposizione


Fu soltanto un istante
la sua solitudine dai tempi sbagliati
l’evasione sbiadita, i giochi d’ombra.
E vedevo la ruga approfondirgli la fronte
inerme, senza più corazze.
Un ragazzo lontano gli tremava negli occhi.
Aggrappato alle mani si sporgeva dal petto

Foglia fissata ancora sul suo ramo
lo stelo assottigliato dall’autunno

Colsi il grido taciuto
la maschera ingrigita a separare
il passato e il presente.
E capivo. E capiva.

 

da “ La colpa d’essere poeta

minisilloge per La dimora del tempo sospeso (gennaio 2011)

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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6 risposte a Tempi di esposizione

  1. gelsobianco ha detto:

    “Un ragazzo lontano gli tremava negli occhi.” ❤

    Come è difficile accorgersi di non poter aiutare chi è
    "Foglia fissata ancora sul suo ramo
    lo stelo assottigliato dall’autunno"
    anche se vi è amore vero.
    E' un grande dolore sapere che non si può far nulla per chi è nell'autunno e soffre.

    "E capivo. E capiva."
    Sei grande davvero!

    Cri, ti stringo forte
    gb

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  2. Raul Bucciarelli ha detto:

    L’ha ribloggato su daisuzoku.

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  3. ludmillarte ha detto:

    quante grida taciute cara Cri (almeno questo grido è condiviso con qualcuno che capisce l’autunno e non solo). sempre intensa ed emozionante.
    ti abbraccio, buona domenica.
    Lud

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