per non andare via
un disguido di lettere
una buca nel cielo delle poste
una sosta sull’albero di fronte
e me ne vesto di malinconia
ci morrò dentro.
I consigli degli uomini
sono come granaglie per i passeri
hanno tutti ragione d’imbeccare
il solito se vuoi
l’una di luna al mare
l’ora di notte al davanzale
e tutto il male e tutto il bene
a voi il proscenio.
Se sapessi perché tra le parole
cerco e non trovo scampo
avrei l’ardire di non dire
il senso del silenzio.
scritta nel 2011, in un momento molto triste.
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Per quanto perfetta questa poesia mi intristisce, tocca corde dolenti disperse in un infinito di solitudine. Potrei fare come un chirurgo, estirpare, cesellare una bella ferita ma il male resterebbe intatto e intoccabile.
Neppure il male è a metà.
Narda
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Bellissima..
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grazie, BB 🙂
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“avrei l’ardire di non dire
il senso del silenzio.” ❤
Tu fai divenire poesia-bellezza il tuo non sapere il perché
"………………………tra le parole
cerco e non trovo scampo"
Cri cara, sei bravissima.
E i tuoi versi hanno il suono splendido di questo violino
Grazie.
Ti abbraccio
gb
E quel tuo dipinto…
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ne cogli l’essenziale, cara gb, e sai apprezzare ogni sfumatura.
grazie! ❤
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