il mardimale soffia
motivi stravaganti nella testa
pensieri che si annidano nei versi
lasciando il mondo del dolore ai sogni
ma la mente
nei corpi resi fragili dagli anni
scalpita e non si arrende
sfida la gravità _pietra che vola
osando la bellezza del finire_
ogni mattino è un faro
per chi naviga case senza vele
schivando insidie e sedie
e dalla tolda della sua cucina
scrive di rotte e sale
di maremoti in pentola e fritture
un portolano scritto nel vapore
per traversate spazio-temporali
Basterebbero questi due versi a fare di questa poesia una meraviglia! ❤
baci.Car
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I due versi son saltati, erano questi:
“sfida la gravità_ pietra che vola
osando la bellezza del finire_
Byecar
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Car, sappiamo la bellezza di una pietra sospesa e di una rosa sfiorita…
bbbcri
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La mente non si arrende volentieri: è tutto un subbuglio, un maremoto continuo. Se ci fosse calma piatta, il pensiero non si lascerebbe addomesticare, nonostante le fritture e le cotture a vapore. Forse, a salvarci, sono proprio gli ammaraggi e le rotte di sale.
Forse.
❤
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il mar di male lo navighiamo anche senza bussola… la poesia a volte illumina più di un faro. ❤
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Mi sono accorta ❤
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