passava una malinconia da stanza vuota
ne temevo l’entrata
a mia difesa disponevo parole
quasi fossero perle
in castaliane strategie di vita
magister ludi* di me stessa, a bada
d’un’assenza annunciata
_chiedetemi delle opere incompiute_
voi che sapete come me il lasciare
il mettersi in disparte
il trattenere indocili pensieri
che si farebbe meglio a rivelare
se di un’eutanasia dei sensi
l’anima non tacesse
passava tentandomi agli spazi
voi sapete di quelle vacuità allettanti
di come sia rapace l’abbandono
e dico voi perché se lo sapessi solo io
avrei dei dubbi sulla mia sostanza
_infilare un respiro dopo l’altro
non garantisce l’esistenza_
- *sentirmi in spirito come Josef Knecht, il protagonista de “il gioco delle perle di vetro” di Herman Hesse
Complimenti…molto bella.
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grazie
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