Nella città di sabbia

Sui marciapiedi frantumati
prossimi al precipizio
le donne han messo in fila le stagioni
i giorni neri delle assenze
le briciole di voci nei cassetti
gli abiti che non è mai domenica
il passaporto per il letto
il tappetino con su scritto “salve”

gli uomini custodiscono l’entrata
che in effetti è l’uscita
chiedendo il passaporto per la vita
ai reduci di tutte le battaglie

i figli fanno un nido per le madri
che invecchiano e diventano più fragili
smettono di lustrare suppellettili
dimenticano pentole sul fuoco
vedono male da vicino
benissimo lontano
oltre le nuvole

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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