se andare fosse
un movimento verso il non vissuto
_pochissime le tracce scampate all’amnesia_
se per amare il non potuto amare
disperso in altra vita
quella che mai ritornerà nel fiore
forse diresti che c’è ancora un passo
e un altro ancora, ma
ometteresti ch’è verso la fine
diciamolo compendio questo viaggio
nei vicoli dei ninnoli superflui
_l’arte nasce dai semi dell’argilla_
mi radicò come se il cuore fosse terra
e la passione un fiume che l’inonda
piante e rime barocche sembrerebbero
se l’occhio non scoprisse l’entropia
che ne sconfessa l’ordine
quella figura che non sono io
quella figura che non sei più tu
_sono le controparti dell’immenso_
vanno dove ogni dove è tramontato
ci restano pensieri da scambiare
su ciò che non si disse e non si fu
ci sono poesie che penserei di avere scritto, se solo non sapessi quanto sono maldestro; mi accontento allora di dire che ci sono poesie che sembrano scritte proprio per me, per come sono e per quel che vivo in questo preciso momento.
ecco, le poesie che parlano a tutti come se ciascuno l’avesse non dico scritta, ma sentita risuonare dentro la propria mente come cosa propria: queste sono le grandi poesie.
grazie.
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sintonia che mi commuove.
E già basterebbe per dare un senso a ciò che scrivo.
Grazie
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senza parole…
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