agli esseri che vivo
come se fossi in loro
_mostrano più di quanto dicono_
dovrei disinnescare l’intuizione
essere me soltanto
ma non posso
ho appreso che mi fanno da custodi
mi salvano dall’inventarmi retta
_l’oscurità che mi appartiene
è nella tomba già, mi ha preceduto_
e la costanza della luce
che sprizza dalle fronti di chi passa
nei miei giardini, sulle scale, in casa
illumina anche me
questa la verità:
prendo dagli altri solamente il buono
la luce che trapela dai loro occhi
il resto lo abbandono
tralascio per stanchezza funzionale
_mi concedo la quiete del pensiero_
e scrivo il minor tempo
e ciò che affiora
❤ ❤ 🙂
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❤ 🙂
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A volte si intercetta la luce (benevola) di molti che incontriamo e che fa star bene; il resto è (quasi) buio
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e quanto ci fa bene!…
grazie
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Meravigliosa Crì, prima tu.
[…] la costanza della luce
che sprizza dalle fronti di chi passa
nei miei giardini, sulle scale, in casa
illumina anche me
[…]
T’illumini – e illumini – d’immenso
l’universo mondo tutto.
❤
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c’illumina l’immenso… ed è gratuito 🙂
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