ed è per questo che
da quel volo interrotto dal destino
prima di aprire una vetrata annego nella musica
mi assento dalle scorie e dalle storie
preferisco comporre i miei colori
fotografare la bellezza e il sogno
la vita che m’ insegna ad esser viva.
È sempre nella luce la mia veglia
tra le presenze misteriose e care
di mondi inaccessibili _per ora_
pure così vicine e protettive
che l’anima sa dirsi
e il corpo rarefarsi.
Dai miei figli amorevoli
e da tutti gli incontri benedetti
accolgo tenerezza, attingo forza
conforto ad ogni nuvola e ferita
cristina bove 
E’ così raro scoprire nel tuo vocabolario la parola “anima”, pensavo la considerassi troppo evanescente, abusata. Cara Cri, solo un poeta può usare la parola anima senza piegarsi al suo peso. Tu l’hai fatto a tuo e nostro bene.
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ormai mi conosci cara Narda, e sai che quando parlo dell’anima è al quid totale dell’essere che mi riferisco.
credo che ci sia una interconnessione subquantica tra pensiero e materia, e che ciascuno di noi emetta vibrazioni di un Sé unico e irripetibile, ma comprensibile a chi trasmette sulla stessa frequenza d’onda.
siamo luce, anche quando sembriamo oscuri.
grazie della bella considerazione. 🙂
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Mi ha fatto pensare alla peculiarità dell’amore. Quello che vogliamo, quello che ci serve, dobbiamo saperlo trovare da noi e farlo nostro. Da noi, o farne a meno.
Dai miei figli amorevoli
e da tutti gli incontri benedetti
accolgo tenerezza, attingo forza
conforto ad ogni nuvola e ferita
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è proprio così, Titti, bisogna saperlo trovare da noi o farne a meno.
A parte i miei figli, per fortuna ho incontrato sulla mia strada gente che sa amare incondizionatamente, vera consolazione ad ogni mio dolore.
Grazie, un abbraccio
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grazie, gb,
mi dispiace che tua sorella stia male, spero che tutto si risolva per il meglio e al più presto.
e che la luce ci accompagni sempre e ci difenda dalla malvagità e dalle tenebre.
ciao, ci sentiamo presto.
cri
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Mi hai donato qualcosa di importante!
La speranza che è luce.
“che l’anima sa dirsi
e il corpo rarefarsi.”
Splendidi versi.
Noi di anima e di corpo siamo fatti!
Tu sai quanto io, poi, ami la musica!
Senza non riuscirei a vivere.
Grazie, Cri.
Ho voglia di sentire la tua voce.
Purtroppo sono in un periodo molto difficile per la salute di mia sorella.
Ti abbraccio, Poeta (al maschile mi piace di più)!
gb
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Ci sono giorni in cui “ti leggo” e mi muovi dentro un’emozione così forte che non possono trattenere le lacrime: questa è una di quelle volte. Grazie per le forti sensazioni che sai suscitare. Un abbraccio
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Grazie a te, Annita, di saper cogliere anche il non detto…
E grazie di aver riportato questi versi nel tuo blog
Un abbraccio
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Pingback: È sempre nella luce la mia notte | Annitapoz's Weblog
Avevo giusto bisogno di un po’ di luce.
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Che ce ne sia sempre tanta!
E che il buio ne esca sconfitto.
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trovo molto rassicurante vedere la notte con la luce dell’anima…
la poesia deve essere anche conforto, benedizione, amore…
annegare nella musica può essere dolcissimo.
un caro saluto, Cris
c.
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quando l’anima sta bene anche il corpo ne trae beneficio… in effetti siamo fatti dell’una e dell’altro, luce di quanti, suono che li unisce.
la musica per me è come l’aria, senza, non respiro.
un caro saluto a te, Carla.
grazie
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La vita che m’insegna ad esser viva….bello!
BUONAGIORNATA !!
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grazie!
buon pomeriggio 🙂
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