i miei figli

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 Di una realtà ignota e sconfinata in cui si manifesta l’universo, dalle stelle remote alla natura di questo nostro pianeta, trasmettere la vita ad altri esseri umani è l’evento che trasforma il corpo di una donna in atanor, artefice dell’alchimia misteriosa dalla quale ha origine ogni cosa. Ed è talmente naturale da essere straordinario!
Non mi è possibile descrivere le emozioni provate alla nascita di ciascuno dei miei figli, non trovo parole così significative da poter esprimere le sensazioni vissute nell’attesa, fino alla dolorosa, meravigliosa esperienza del parto. Ogni volta stupefacente, ciascuno è stato presente in maniera unica dentro di me e fuori di me.
Allevarli, accudirli, vederli crescere e diventare uomini: come racchiudere in poche frasi l’intensità di una vita trascorsa con loro?
Mi piacerebbe scrivere a ciascuno ciò che rappresenta per me, ma so che tutto quello che vorrei dire non potrebbe mai essere contenuto nelle parole.
Spero di essere riuscita comunque a comunicare loro il mio amore e la mia gratitudine per avermi reso importante come essere umano.
Sono le persone che più stimo al mondo, sono fiera di essere la loro madre.
Talvolta sono presa dallo sconforto al pensiero di averli esposti, facendoli nascere, a tutte le difficoltà e sofferenze che la vita comporta: malattie, abbandoni, vecchiaia, morte.
Tuttavia, dalle domande che non hanno risposta, ho imparato che è meglio affidarsi allo svolgersi naturale dell’esistenza, vivendo  e affrontando il più serenamente possibile le avversità, il declino e la fine.
Considero la grandiosità di queste vite che mi abbracciano, che vorrei proteggere dal dolore ma che, invece, sono spesso loro a proteggere me.
Spero che sappiano trovare meglio di me la serenità e la chiarezza, che sappiano sempre cogliere l’intensa bellezza che la vita riesce a donare malgrado la tragicità del contesto.
A volte vorrei spiegare che il pensiero di non esserci più quale punto di riferimento nella loro vita mi fa soffrire di più che esistere ancora.
Spero che abbiano accanto chi sappia amarli e che a loro volta sappiano amare.
Che siano confortati nei momenti difficili, e che a loro volta sappiano confortare.

 

Informazioni su cristina bove

sono grata alla vita d'avermi lasciato il sorriso
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15 risposte a i miei figli

  1. Ti abbraccio, così, senza parole.
    E tu sai perché.

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  2. gelsobianco ha detto:

    E io “non trovo parole così significative da poter esprimere le sensazioni” che ho in me leggendoti, Cri cara cara.
    “sono fiera di essere la loro madre.”
    E loro sono di te.
    Io ti abbraccio forte.
    gb

    E il tuo Concerto di Aranjuez sta suonando

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  3. cristina bove ha detto:

    caro Fausto, mi fa bene pensare di essere in tua compagnia mentre fai il pane, e che ti ricordi anche di noi.
    grazie di esserci

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  4. falconieredelbosco ha detto:

    ieri in un commento ti ho detto che ho un metodo semplice per ricordarmi di te ogni mattina, davanti al forno del pane. oggi i è domenica, il pane non lo faccio ma sei sempre con me perché dopo il pensiero ai miei figli arriva puntuale il tuo e quello del ragazzo che ti sta tanto a cuore.

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  5. lucypestifera ha detto:

    sono parole dirette, ma non semplici: vai al nocciolo della questione. il mistero che ci avvolge si svela nella sua essenza attorno ai figli. troppi paiono dimenticarsene, troppi si fregiano di non volerne e parlano della maternità come di una stupida evenienza nella vita di una donna. io non amo nessuna retorica, nessuna: ma quando si parla di figli potrei quasi quasi farmi scappare qualche espressione retorica, qualche luogo comune. i luoghi comuni sui figli, per chi vive con intelligenza questa dimensione, sono ciò che, appunto, ci accomuna. passiamo tutti per certe strettoie, per certi quesiti irrisolti, percepiamo il mistero, come ho detto, una dimensione che ti costringe a ridimensionarti. i figli fanno bene alle persone: le migliorano.
    quattro maschi vogliono dire la santità!

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    • cristina bove ha detto:

      sai che anche io non amo la retorica, e qui credo che ce ne sia veramente poca,
      ho scritto ciò che la mia mente ha elaborato negli anni, senza peraltro riuscire a dire tutto,
      sai bene che essere madre trasforma completamente una donna e, se è una donna di pensiero, la porta ad analizzare il vissuto, non solo nella concretezza ma anche nella suggestione.
      io trovo che ci sia nella vita un segreto inaccessibile, un cristallo purissimo da cui scaturisce ogni luce: noi ne scorgiamo solo qualche scintilla, a volte porta un nome e un viso che amiamo otre noi stessi.

      “quattro maschi vogliono dire la santità!”

      ahahahah… mi basta la beatitudine 😉 ❤

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  6. massimobotturi ha detto:

    bellissimo post Cristina, e mi permetto di abbracciarti forte e di manifestarti tutta la mia stima e ammirazione.

    Assistere al parto dei miei due figli è stata l’esperienza più intensa della mia vita, mi sento vicino alle tue parole, grazie.

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  7. pieramariachessa ha detto:

    Cristina, tu madre per diverse volte, io, molto meno, ma a parte questa differenza numerica sento ogni tua parola profondamente mia. Le stesse ansie, il dispiacere di non poter donare solo serenità e momenti felici, di non poter tenere lontane le difficoltà; tuttavia credo che ogni cosa, anche minima, che una madre fa per un figlio, diventa e diventerà col tempo un’eredità straordinaria alla quale lui potrà sempre attingere. E sarà un legame speciale, unico, a prescindere dal nostro esserci oppure no.
    Grazie per questa riflessione così tenera e profonda.
    Buona domenica.
    Piera

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