Tag Archives: versi

L’io è un noi scompagnato

  in prima persona è come imbattersi in sé stessi nelle proprie rovine e non si fa poesia se non si è universali con titoli accademici conoscenza di fatti e gesti anonimi non io (non ho trovato un soggettivo adatto) … Continua a leggere

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Nonfuga sincopata

Scappare dalla stalla il mio cognome lo potrebbe e a chiudere la porta chi rimane nell’accezione del mio nome invece piccola crista a rimediare voli dalle liane del soffitto Jane delle pareti d’una stanza nella foresta perpendicolare metafore feroci ma … Continua a leggere

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“La vecchiaia non è roba da femminucce”

“La vecchiaia non è roba da femminucce” (Bette Davis) È come attraversare il proprio mare senza cartografie senza sestanti sé stanti al gioco delle vel(n)ature inclinazioni di fiancate il sottomondo invaso da teredini __era una volta liscio ogni pensiero_ i … Continua a leggere

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Inquilini e scalatori

Per interposta ragnatela imperlinata (d’istinto scriverebbe: di rugiada di voli sotto i tetti a primavera e d’altre uccellerie marine o montanare) ma non si trova il modo di dare un altro nome a ciò che accade sul fare del mattino, … Continua a leggere

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Luogo a recedere

    terre disabitate  _sembrano_ trafitte dalle cose maledette ogni paese ha mezzelune e croci profilate nei cieli angusti varchi tra minareti e cupole: a quel dio dal bellicoso cuore,  immagine degli uomini che hanno perduto il senno _e sono morti tutti gli ippogrifi_ … Continua a leggere

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Prima che sia trovato il corpo

    È l’acquiescenza delle cose il velo nero a smerli ben nascosto indice di una certa riluttanza a mantenere l’ordine dei piedi _scrivere calze appese ad asciugare_ tempo di mosche agli occhi le mani le congiunsero di forza _rosari … Continua a leggere

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Avanzi di balera

  il gioco di parole a fine danza snocciolato nei versi come viene ve l’assicuro _proprio come viene_ e non mi curo delle bacchettate dell’accademia degli eletti (ne ricevetti tante da bambina da invermigliare i palmi) invece mi è spontanea … Continua a leggere

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È altra cosa

  racconta la donna delle assenze di cortili che sembrano giardini di sabbia in cerchi dove l’ombra scrive destini con le dita e il bello è bello per dolore occhi sospesi sopra un’altalena galline a semicerchio e galli pronti ad … Continua a leggere

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Messaggio a forme sfuggenti (sembrano sparse)

Vengo distribuita in molti versi intendo direzioni e mi divento inafferrabile da qualche parte ride un io di fiori piccoli forse un violino che sparpaglia note in fondo al letto, là dove non trovo i piedi e chi sarò da … Continua a leggere

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