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Tag Archives: sillabe
Quasi-Queneau
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Eolica
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Contrassegnato aria, calendari, cronistoria, davanzale, eolica, firma, genealogia, generazioni, libri, meridiana, pagine, sfera, sillabe, titolo, vento
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Discorsi minimi su incertezze massime
Andare a farsi ombre timbrarsi a piè d’immagine finite le parolerie dei giorni sani si diceva tra noi dell’indicibile _un vero paradosso_ a ripensarci in quel malsano ridere c’era la proiezione della fine … Continua a leggere
Pubblicato in poesie del silenzio, poesie dell'abbandono
Contrassegnato fine, galassie, impermanenza, proiezione, ridere, sillabe, vettore, viaggio astrale
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Da chissà quale distanza
da un verso che si avvinghia sulla carta parole come artigli irrompono in risvolti metafisici _servissero ad un’aquilapoesia!_ e le tragedie i lutti il farsi vecchi lo stare tra la fossa ed il veglione col solito ottimista che proclama “andrà … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie da non saper che farsene, poesie dell'abbandono
Contrassegnato andrà tutto bene, anima, artigli, carta, carta straccia, cocci, espediente, fossa, lutti, ombre, pagine, parole, sillabe, tranquillante, tropi, veglione
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Non serve il ricettario
In queste zone brulle si perde il gusto della traversata allegorie di chicchere e posate la cuoca ha cucinato quattro versi spadellato sonetti tra i fornelli per non lasciare senza sussistenza la mente affaticata zone deserte in … Continua a leggere
Di versi che formattano la vita
arrivano composti e sullo schermo sembrano parole disposte in forme statiche come in un trompe-l’oeil ma sono varchi per condursi altrove in panorami illuminati a salve fomentano versioni in lingua ignota allegorie da cantastorie quasi da ribaltare e riadattare … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie
Contrassegnato agonia, allegoria, cantastorie, schermo, sillabe, statiche, tromp-l'oeil, versi
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Non si può chiudere l’inarrestabile
quando il morirsi (in apparenza) degrada in balbettio di sillabe per mancanza di logica _i poeti trascrivono fantasmi_ e l’espediente che li fa apparire è un cero acceso a fare ombre di mani sull’altare mentre di noi si perde … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie dell'abbandono
Contrassegnato avvenire, balbettio, cero, espedienti, incompiuto, inverno, morire, ossa, pioggia, poei, sillabe, spazio, strade, vento, vita
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Accorgersi che nulla può morire
Mi colse la poesia che nascondeva la decrittavo asciutta tra le pagine _ne aveva il cuore pieno_ gli feci tana e vinsero le viole sere con le parole messe in fila e note musicali come uccelli scritti sui fili dell’alta … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie della confusione, poesie della disperazione
Contrassegnato alta tensione, blu, corazza, fili, mente, pagine, poesia, ridere, sillabe, sordina, stanza, tempo, uccelli, viole
4 commenti
. mettere un punto
. mettere un punto per solidificare la parola estinta _il suo vissuto termina sul foglio_ magari farle un monumento solo di interpunzioni dedicarlo ai poeti che non scrivono mi ci metto perché non ho mai scritto un bel silenzio perché … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie da non saper che farsene
Contrassegnato esistenza, foglio, interpunzioni, monumento, parole, poeti, punto, silenzio, sillabe, trattini
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Consapevolezze provvisorie
procedere tra quanto si è perduto o soltanto scansato _immaginarsi d’oltrecielo_ in partiture d’aria in gesti disegnati nel proclamarsi vivi _ammesso che si sappia_ e presi alla sprovvista sciorinare i propri panni al filo d’un balcone essere pietre e … Continua a leggere
SOLUS IPSE
Ogni movimento ch’io faccio m’allontana dal rigore binario sposto l’aria e le cifre si dispongono in forme visionarie tolgo il cappello delle feste avallo l’ego di sillabe e capelli al seno il declamare del respiro baci mimati alla consolle … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie, riproposte
Contrassegnato cifre, codice binario, consolle, corde, cunicolo, ego, enunciazione, laringe, sillabe, snodo, suono
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Dis-trazioni
Apripersona metallico seghettare il coperchio dito tagliato a sangue succhia e risputa goccia sul pavimento in cotto tirate ____ pei capelli due sillabe passate in giudicato disgiungere di mani o rami o propaggini che distanziano da sé decorticate le tre … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, In casa d'altri, La dimora del tempo sospeso, poesie, Rebstein, riproposte
Contrassegnato capelli, cavalli di frisia, cervello, fil di ferro, madri, mani, omissioni, pavimento, propaggini, sillabe
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L’acquiescenza delle carte
scivolano giù dal letto le scritture formano una pozzanghera d’inchiostro sullo scendiletto _ma se non hai mai avuto tappetini!_ è vero, non li ho avuti, ma soltanto per scelta ché ho smesso da tempo d’abitarmi e scrivermi graffiti dal seno … Continua a leggere
