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Tag Archives: finestra
Ottava decade
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Contrassegnato arte memoria, bugiardino, cuucina, davanzale, età, feste fisse, fete, finestra, infanziacittà, mare, margine, morti, napoli, santi, zucche
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Eredità spettrali
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Contrassegnato boccvve, ereditarietà, finestra, nonna, pigiama, sorriso, specchiarsi, specchio
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Cade la notte sopra l’infiorata
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Ornitoverso
un merlo entrato a tarda sera nella stanza _anzi una merla: piumaggio marroncino e becco pallido_ che si dibatte tra pareti e porte un po’ stordita volteggia e non imbrocca la finestra mi somiglia: c’imbattiamo in ostacoli siffatti che basterebbe … Continua a leggere
Nel fondaco di via S.Gregorio Armeno
Sotto le case di ringhiera la porta nera della casastalla nera come i cavalli col pennacchio e nero il cocchio versione funeraria della zucca lanterne affumicate e croci d’oro il tiro a quattro per i morti ricchi nell’ombra una … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie dell'abbandono
Contrassegnato amichetta, bancarelle, cavalli, finestra, frontone, lanterne, mercato, mezzaluna, mondo, nonna, panni, pennacchio, porta nera, ringhiera, scalettta, scuola, sole, stalla, tiro a quattro
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Cognizione postuma
Lo sapeva che per essere viva confondeva le ombre alla finestra _amava l’accensione controvento_ faceva finta che si fosse insieme ma era sola e non come si è soli tra la folla era la folla stessa attraversata da una voce … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie del silenzio, poesie dell'abbandono
Contrassegnato accensione, crepe, finestra, folla, muro, ombre, solitudine, tempo, voce
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C’era una notte
in cui divenni giovane e bellissima e avrei voluto non svegliarmi più poi la mattina mi colpì alle spalle _l’inverno già batteva alla finestra_ e fu così che corsi via da me come si può quando si sa che va … Continua a leggere
Pubblicato in poesie
Contrassegnato finestra, giovane, inverno, mattina, sognare, svegliarsi
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Anticipando l’ora
era trascorsa tanta vita e chi restava a completare il gioco temendo in fondo che una storia sghemba si rifugiasse ancora tra le pagine s’accomodasse a un tavolo per due vide seduta l’ombra sul punto di svanire _una certa bellezza … Continua a leggere
Alla fonda
Si scivola così dall’aria al mondo dalle zone del sogno al pavimento dietro finestre senza infissi come l’avesse scardinati il tempo e come si può vivere di rose quando si è dentro spine d’uragano quando la stessa voce che … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie
Contrassegnato aria, cuore, finestra, giorno, guarigione, infissi, mondo, notte, pavimento, punto, quarantena, rose, spazi, tempo, uragano. spine. voce
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Di rime balzane e interruzioni
Stavo scrivendo una poesia d’amore quasi mi stavo commuovendo, quasi se la tastiera non avesse riso anzi no, sghignazzato e non m’avesse indotto a stropicciare un foglio virtuale al perfido cestino forse è più conveniente scrivere di silenzi e … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie, riproposte
Contrassegnato amo, amore, cuore, fantasmi, finestra, gesto, gioco, il tempo, ispirazione, luna, malfattori, nuca, ombra, parole, trascrizioni
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Il violinista blu
Non piangerò ancora. Non lo farò perché sarebbe inutile, perché nessuno asciugherebbe le mie lacrime. Adesso come allora. Mi hanno … Continua a leggere
In cucina
dedicata a un amico Un vetro piange di vapore dai rivoli si scorgono i balconi il resto è nebbia me stessa immaginaria al di qua dei battenti mi scuote il bip del segnatempo _dopo averne bruciato d’ogni sorta_ chiudere il … Continua a leggere
Stando seduti senza fare ombra
E in un abbraccio d’aria aria soltanto abbandonarsi _amati molto e niente_ senza galanterie di gesti e vita in sosta tra le cose da bacheca cose soltanto. Si smette d’annodare le lenzuola si smette ogni evasione nel rinunciare a tutto … Continua a leggere
Spinoza lo leggevo nei ritagli
e cucinando all’ombra delle pentole cerco la via del sale quasi a carpire il nesso tra sbucciamenti di mele e di cipolle un taglio al pollice gocce di sangue mentre tentavo di capire un mondo di beneficenze a malfattori e … Continua a leggere
Grammatiche elusive
Vivere alla giornata sorpresi di svegliarsi ogni mattinae sdoganare il corpoal valico tra camera e salotto assolversi dei compiti imprecisidelle malinconie dei tempi andatiscendere da sé stessi e andare a piedifino alla porta delle percezioni era la strada a picco sull’ignoto … Continua a leggere
Sgombero
Finito il vento forte quello che passa per le storie che non cancella sangue e tantomeno impronte. Lo sapeva chi stava alla tastiera della vita quasi passate invano cose estreme al tocco delle dita _ i criminali con ombrelli a … Continua a leggere
Concedersi la sera
una pausa dall’essere dismessi ritrarsi a troppa luce _a fianco girasoli_ e portarsi sul retro di sé stessi guardaspalle per raccogliere gli ultimi barlumi levigate accortezze: superfici perdenti e ancora il corpo tiene ____cederebbe se non fossero solo … Continua a leggere
