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Planitude
riflessi il mondo e il cielo in acqua tinta al blu di metilene varchi in attesa della ripartenza placidità dell’onda connessioni di luci viversi al meglio delle circostanze rimandare gli addii si salperà quando le … Continua a leggere
Attrazioni fatali
da quando il primo uomo sorpreso dal pensiero fantasticò di sogni e mondi alternialla ferocia subentrò l’incantoal primordiale istinto il sentimento così che tutti conoscemmo d’essere più di ciò che percepiamoun corpo in sospensionetesta nell’aria e piedi sulla terratra il … Continua a leggere
Pubblicato in poesia
Contrassegnato afrore, cielo, corpo suolo, impostura, istinto, mistero, mondi alterni, pensiero, polvere, profuno, progetto, respiro, romanticismo, sentimento, sogno, terra, uomo
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Dalle rive della vita
il cielo è uno scenario multiforme un tempo senza date una casa di nuvole e di stelle di tutti che ci amarono ed amammo sotto la volta a perdita di vista orfani tutti: genitori e figli travolti dal dolore … Continua a leggere
Halcón d’Eleanor
Nell’angolo del cielo di settembre scriveva fiori audaci sulla rupe quasi arreso nei suoi pesanti giorni planava in cerchi stretti e per un trillo una misura di parole arcane accendeva momenti nel reame ma nulla fu compiuto sotto grondaie … Continua a leggere
L’opera al bianco
Estinto il rogo, nasce dalla cenere quella che sembra un’araba fenice ma è la cicogna dall’uovo mercuriale ad annunciare il sorgere del sole _si risorge soltanto se si muore_ è lì che si diventa reversibili nell’incendiarsi delle cose tutte nell’atanor … Continua a leggere
Pubblicato in poesie
Contrassegnato Alchimia, araba fenice, atanor, cenere, cicogna, cielo, morte, nascita, opera al bianco, rogo, sole, stelle, uovo mercuriale
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Periferie da eludere e immanenze
Girare al largo dalle muraglie di graffiti _i punti oscuri della propria vita_ dalle insidiose retrovie del cuore come dalle fascinazioni che improvvise fanno scrittura e sanno di parole che allappano la bocca se mi nasco da sola in questo … Continua a leggere
Il segreto dell’arcobaleno
sembra l’intestazione d’una favola ma è il gioco di prestigio della luce che dal cappello estrae la meraviglia effimera del cielo sulla terra uno dei più bei trucchi del divino per consegnarci al ciclo dell’umano indorandoci pillole e dolori vita … Continua a leggere
Il gioco e le sue regole
sulla scacchiera esagonale avanza il nostro esercito di carta tentando le varianti per conquistare la non-dimensione i pezzi disegnati col grafene sconfessano sul foglio l’anatomia dei gravi le strategie del peso e del volume si vince se si perde lo … Continua a leggere
Pubblicato in poesie
Contrassegnato bandiera bianca, caselle, cielo, grafene, gravi, inchiostro, peso, pezzi, sagome, scacchiera, spessore, volume
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Il vecchio pescatore e l’sola che c’è
guarda il deserto azzurro la linea che disegna il tempo andato i suoi ricordi uccelli migratori senza nido ha ricucito i fori delle assenze i vuoti delle case ma persistono i nodi del dolore le cicatrici degli addii da un … Continua a leggere
Avaria
Battezzare una falla di navemadre ferma in darsena squarcio da cui pescare il cielo caduto in mare prima del naufragio ci perdonino i figli la perdita di bussole le imprese non portate a compimento i miraggi condussero lontano le tempeste … Continua a leggere
Stati d’ambiguità
profili controcielo riti di luna piena sui gradini portano chiavi di decrittazione un consulto di spettri revisiona la mia sostanza oscura l’impalcatura d’ossa che sorregge solfeggi d’una musica distorta ghirigori di vento sulla bocca questa sono che sta di casa … Continua a leggere
Pubblicato in poesie
Contrassegnato bocca, cielo, corniciomi, decrittazione, gradini, impalcatura, mente, morte, ossa, profili, segreti, spettro, tetti
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Passaggi oltre frontiera
Con le certezze che non ho metto la firma alla dogana dei sopravvissuti _un pianoterra vale una montagna_ scalandola mi perdo tra sei gradini e il cielo avanzerei su cocci vuoti e vasi di terriccio _il terrazzo è un paese … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie dell'abbandono
Contrassegnato certezze, cielo, dogana, firma, gradini, montagna, paese, scadenze, sopravvissuti, tempo, terrazzo, terriccio
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Architetture oniriche
estranea alle mie braccia suddivisa una che sembra tante e in sogno tra gli scaffali d’un supermercato incontra la regina d’Inghilterra che furtivamente mangia un pomodoro e si confida: sono senza una casa risponde una di me sofisticata: maestà l’hanno … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie da non saper che farsene
Contrassegnato braccia, casa, chiavi, cielo, cubo di rubik, diorama, falansterio, gente, Inghilterra, lillupuziani, mare, pomodoro, regina, scaffali, sogno, supermercato, treno, vecchi
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Fuori dal campo
Io non conosco le misure estreme, nacqui nelle terre di mezzo e attraversai poco profonde acque, lambire appena i piedi e spendevo gli spiccioli di un giorno qualsiasi le briciole di pane di un lunedì oppure di una festa di … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, riproposte
Contrassegnato acque profonde, brividi, camminare, case, cielo, dormire, fiume, giorno, misure estreme, papaveri, ruggine, sereno, silenzio, tasche, terre di mezzo, tinghiera
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L’ispirazione
irrompe e cambia i termini del noto versa l’insano e l’indeterminato non una poesia da “adesso scrivo” compitata con lessico e misure _la tecnica perfetta è da Salieri_ Mozart l’aveva in mente il flauto magico e la Regina della notte, … Continua a leggere
Pubblicato in poesie
Contrassegnato anima, arte, cielo, dio, ineffabile, misure, Mozart, norme, nozze mistiche, parole, perfezione, poesia, Regina della notte, regole, Salieri
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Discorso sulla ragione dei sassi
i guardiani del tempo segnano tacche ai vivi sul lastrico dei ponti _avviso agli aspiranti suicidi: siate prudenti_ le burrasche si abbattono improvvise bisogna abbandonare ogni progetto accaparrarsi il cielo prima che l’acqua si trasformi in pietra non ci si … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie del silenzio, poesie dell'abbandono
Contrassegnato acqua, armonia, cielo, ciottolo, guardiani, lastrico, pietra, ponti, rena, ridimensionamento, sosia, suicidi, tempo, transenne
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Mari del nord
Guardala da lassù cielo che spargi nuvole sui morti e metti nomi d’acqua ai pesci sai che l’azzurro se n’è andato impera il grigio la donna ch’era prossima all’esilio traduce il mormorio delle conchiglie le litanie sommesse delle onde in … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie del silenzio, poesie dell'abbandono
Contrassegnato acqua, bottiglie, cerchi, cielo, conchglie, donna, esilio, fiordi, nuvole, onde, pesci, plastiche, polena, rena, traversate tempestose
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Empirica
Quando dico “noi” è per sentirmi meno corpo solo meno assente tralascio il mio consistere di poco il non voler combattere l’acquiescenza dell’anima al dolore dei tanti _mi direi_ ma soprassiedo e pluraleggio _ci diremmo_ che tutto ci … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie del silenzio, poesie dell'abbandono
Contrassegnato anima, cielo, disordine, noi, plurale, punto infinitesimo, singolare, solitudine, sono, venti
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