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Tag Archives: cielo
distopica
ci separò da amebe ed infusori ci corredò d’encefalo e colonna occhi, frattaglie, coliche, verruche peli superflui e posizione eretta sarebbe stato meglio farci a palla ché rotolando e rimbalzando almeno avremmo scorto il cielo di tanto in tanto … Continua a leggere
Pubblicato in poesia umoristica, poesie, poesie da non saper che farsene
Contrassegnato amebe, cielo, frattaglie, infusori, occhi, palla, peli superflui, verruche
9 commenti
Resa dei vinti
La dimora dell’aquila non è nido da quattro piume e un accenno di letto nella nebbia a strapiombo. Se qualcuno la scopre __l’aquila bianca in una stretta d’ali__ plana in discesa senza fare un verso. Guarda levarsi in fiocchi un … Continua a leggere
Nuovo idioma
Magari a segni mimerò questa che può sembrare poesia ma non lo è ci vuole un nuovo tipo di scrittura su fogli trasparenti e pagine disposte in altro modo frasi di sole spaziature perché la lingua è un limite per … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie
Contrassegnato alfabeto, anima, cielo, frase, gesti, idioma, immenso, interpunzioni, lingua, onde elettriche, pagine, poesia, poisemia, punto, spaziature
18 commenti
“La vecchiaia non è roba da femminucce”
“La vecchiaia non è roba da femminucce” (Bette Davis) È come attraversare il proprio mare senza cartografie senza sestanti sé stanti al gioco delle vel(n)ature inclinazioni di fiancate il sottomondo invaso da teredini __era una volta liscio ogni pensiero_ i … Continua a leggere
Via delle amazzoni
il rettilineo s’incurvò fino alla strada morta pietra su pietra un suono di strapiombo e le giornate caddero nel vuoto scomparvero quadranti da planisferi e corpi delle donne lembi di sé cuciti col catgut costellazioni incise nella carne soltanto le … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie
Contrassegnato anestesie, catgut, cielo, corpi, costellazioni, donne, locande, madonne, quadranti, rettilineo, sera, strapiombo, tondi, vuoto
8 commenti
Farli nascere e…
Essere così forte mi sgomenta il viavai dei coltelli ha fatto ponti tra le mie vene e il male non si vedono i solchi acqua d’amare non può serbarne traccia – – – – – -la linea si disintegra al … Continua a leggere
La tempesta non conta i suoi morti
Videro fuochi di sant’Elmo aprire il nero come fosse un foglio un mare obliquo mare mare mare! navigavano vene da contratto senza diritto di mugugno ma d’inventarsi un cielo sì lo fecero grondante di bitume piovvero inferno e sangue il … Continua a leggere
Möbius
I sentieri molteplici ad anelli pluridimensionali, disegnava formiche rigirate les poissons, les nuages et l’escalier mon bon Escher… Domani? sarà lo stesso nastro e il suo rovescio a recargli l’amore di cerbiatta o un gioco d’anche. E niente di esclusivo. … Continua a leggere
Batracodisfagia
ruvidezza di versi negli stagni fanghi annessi tinte disordinate per enunciare il niente il battito del sasso che non cade il solcamento nella sabbia che non lascia traccia in un giardino zen piove la vita nei pantani e … Continua a leggere
Originare mondi alternativi e crederci
Universi-parole fatti esistere vagabondando tra la terra e il cielo residuati onirici reminiscenze shakespeariane il pragmatismo non fa per me preferisco morire nel frastuono d’un sogno anziché vivere nel costante silenzio della realtà scrissi nei tempi in cui … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie
Contrassegnato cielo, incandescenza, pragmatismo, scintillanza, sogno, stelle, terra, universi
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D’involontaria veglia
dall’una all’una e un quarto trascorse tutta la mia vita in un compresso vuoto indicativo un tramite invisibile _reale come il nulla_ a fibrillare in petto il verdelume a vigilare gli angoli sommessi fossero mai nascosti corvi e affini quel … Continua a leggere
Indaco
Ad ogni temporale a vele aperte vestiti del colore della pioggia quando la notte è pallida di luna una preghiera ci riporta al cielo dipinti d’oltremare noi che siamo soltanto increspature d’acqua nell’ondalunga che trascina via ma quando la … Continua a leggere
Dissolvenza
il soffio sul cristallo evaso dalla bocca per non emettere grido ne proferisce il nome nel bicchiere a porte chiuse si processa il dire non quello dei poeti quello delle cadute a corpo libero senza una rete a protezione da … Continua a leggere
Che fosse esplicativa a me
Andare via per non andare via un disguido di lettere una buca nel cielo delle poste una sosta sull’albero di fronte e me ne vesto di malinconia ci morrò dentro I consigli degli uomini sono come granaglie per … Continua a leggere
Ipotesi di confine
Se mai lo perderò questo vizio di scrivere _e prima o poi lo perderò_ avrò parole scompagnate in testa caratteri scomposti, e tra le ciglia un soffio d’aria a non volersi pianto Magari guarderò cadere il cielo su … Continua a leggere
Non di solo acciaio
I miei errori sono lucertole agli ultimi soli quando le preghiere non vengono esaudite e le speranze sono di troppo logorroici a volte si divincolano da mani strette a cappio fuggono dagli sfregi che rigarono il sonno cercano di persuadermi … Continua a leggere
Memorie d’universo e di meringhe
genetiche a spirali un filo svolto si diventa virgole affamate di vita a lieto fne nome e cognome please si documenta per ogni convenzione ed attinenza tipo ricette ad hoc per fare l’uomo vitruviano o l’uovo _quel poco che si … Continua a leggere
Metti caso che
non ci separasse il bon ton e dalle teche craniche affiorasse il pensiero a forma di nuvola pipa scaldamuscoli il cucchiaio che nella chiara a neve deve restare ritto il paletot cugino del cappotto e le parole come donne in … Continua a leggere
Forse un cielo tatuato
Quel giorno per favore vestitevi di blu in ogni sfumatura che vi piaccia lei lo amava ne colorò perfino il suo tramonto che fu ben più di quanto allora si potesse immaginare nell’allegria d’un attimo non disse mai dell’utopia struggente … Continua a leggere
Il lungo viale
Percorrevamo gli attimi alcuni verdi, alcuni inceneriti i tulipani sulla scrivania –ricordi?- nel mezzo della strada e tra le masserizie dormire sull’amaca tronchi tinti di bianco illuminati ai fari _si cercavano aiuole in cui sostare_ non bastavano fogli di giornale … Continua a leggere
