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Category Archives: poesie della confusione
Politically incorrect
Chissà perché non mi convince appieno che siamo responsabili di tutte le sciagure del pianeta penso agli scostamenti delle faglie agli sconquassi sismici, diluvi spostamenti dell’asse per non parlare delle malattie e delle imperfezioni d’ogni sorta dalla Pangea alla civiltà, … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie da non saper che farsene, poesie dell'abbandono, poesie della confusione, poesie della disperazione
Contrassegnato amore, antenne, bacillo, colpe, dinosauri, odio, Pangea, pulci, rischio mortale, tempesta, uomini, vento
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Le graziose divine elargizioni… La stoltezza degli uomini fa il resto
fiorirono papaveri quando, finiti i gigli, il pianto delle madri irrigò il prato, e i figli falcidiati sui campi di battaglia o sconfitti da malattie incurabili o seppelliti dalle proprie case ebbero campi … Continua a leggere
Idiotismi
Si esiste nell’appartenenza non se ne può prescindere _il distacco è la fine di sé stessi_ a volte si protraggono le soste s’improvvisano sbarre di dogana pur di restare soli per un po’ si guarda altrove s’ignorano saluti di … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie della confusione
Contrassegnato alfabetismo, appartenenza, benvenuto, commiato, dislessia, distacco, dogana, elio, lingua, pagine, palloncino, porte, suoni, targhe
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Topografie
segnali di pianure, zone fluviali, invasi d’origine vulcanica, vette mai conquistate e vie di mare sono i tatuaggi che mi fanno viva tra i punti cardinali d’una tavola il tempo invece reclama versamenti pagabili a scadenza con incessante lavorio di … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie dell'abbandono, poesie della confusione
Contrassegnato cervello, didascalie, invasi, madrepore, occhi, pianure, punti cardinai, retina, sasedine, scavo, tempo, vulcani, zone fluviali
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Causa pranzo
sulla montagna l’ufficio chiude a mezzodì mancano pesci e pane moltiplicarli è impresa da titani _ a timbrare la fame non ci sono profeti agli sportelli _ le direttive sono impopolari: la morte è irrilevante se la benedizione del pastore … Continua a leggere
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Contrassegnato animali, documenti, ecatombe, fame, figli, fiori, giardini, lacrima, lavello, mandolini, mondo, montagna, morte, musica, pani e pesci, pastore, pausa, pluvio, pranzo, scartoffie, storia, timbrare, titani, ufficio
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Oh mio Me!
Oh mio Me! Gridò scombussolato Dio qual è quel testo che mi fa tiranno e mi fa rabbioso con me stesso in quanto io sono tutto e tutti e mi suicido così per farmi pasqua di bomba in bomba di … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie da non saper che farsene, poesie dell'abbandono, poesie della confusione, poesie della disperazione
Contrassegnato alberi, amore fatale, bomba, cervello, chiodi, confine, corpi, croci, dio, diritti, infiniito, Me, obbighi, pasqua, soltitudine, tomba, uomo
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Essere esseri
Si nasce innocenti si diventa colpevoli vivendo prigionieri tutti della terra dai primordi alle giungle di cemento esposti alle catastrofi costretti a ripararsi da ogni male prede dei propri impulsi vessati dal potere dei più forti non si nasce malvagi … Continua a leggere
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Contrassegnato catastrofi, cemento, condanna, fine, grande zero, implosione, impostura, inferni, innocenza, male, paradisi, potere, sacro e profano, vacuità, vita
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Luogo a recedere
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Contrassegnato capitali, croci, cupole, furore, imperi, ippogrifi, luogo, mezzelune, minareti, network, sangue, scampo, senno, uomini
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Ipnagogica
ombre cinesi mobili appena al gesto delle mani sulle pareti nude intorno il circo degli imbonitori __bisognosi d’aerei personaIi sennò come si è pari a presidenti, papi, imperatori?__ Il balbuziente dio delle borgate acclama l’afasia degli istrioni a un pupazzo e … Continua a leggere
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Contrassegnato afasia, altare, ammaestrare, balbuzie, catena, codice fiscale, gesù, istrioni, palla al piede, pecora, predoni, sudore, unghie
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In fondo Bukowski
Sulla strada c’era e nel mucchio selvaggio si sparava o si fuggiva lungo le rotaie per non perdere il tram dei desideri. Sostare in quarantena per scommessa e preparare borse per partire senza sapere il punto d’atterraggio _ci si adegua_ e si … Continua a leggere
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Contrassegnato cammino, desideri, fogli, mucchio selvaggio, partire, scommessa, segnalibro, strada, tram
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Luogo a recedere
terre disabitate _sembrano_ trafitte dalle cose maledette ogni paese ha mezzelune e croci profilate nei cieli angusti varchi tra minareti e cupole: a quel dio dal bellicoso cuore, immagine degli uomini che hanno perduto il senno _e sono morti tutti gli ippogrifi_ … Continua a leggere
Prima che sia trovato il corpo
È l’acquiescenza delle cose il velo nero a smerli ben nascosto indice di una certa riluttanza a mantenere l’ordine dei piedi _scrivere calze appese ad asciugare_ tempo di mosche agli occhi le mani le congiunsero di forza _rosari … Continua a leggere
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Contrassegnato calze, cose, mani, mosche, ochhi, piedi, preghiere, san gennaro, sangue, teche, versi
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Le cose taciute colpiscono alle spalle
si possono sentire tra i capelli o nello spazio di un’asola metallica ingaggiare sensori di titanio insufficienti a eludere il silenzio e se la … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie, poesie della confusione
Contrassegnato asola, bene, capelli, circostanze, convenzioni, cuore, dito, letti, lumino, luna, misterioso, notte, pace, prigione, silenzio, titanio
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Finisce tutto, compreso il disamore
Si bussava alle porte nate prima dai fiori e poi dai legni _le targhe senza nome_ una sorella in fuga dalla vita un’altra dalla morte. Fuori sincrono. Cose da niente nel sapersi estinguere già prima d’apparire voce da perdonare … Continua a leggere
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Contrassegnato apparire, assenza, eredità, mali, morte, perdonare, porte, sorelle
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Diario in forma di poesia
Avevo scritto questi versi il giorno dopo, ne avevo fatto un post, ma per una sorta di pudore lo eliminai. Pensai che sarebbe dispiaciuto ai miei figli sapermi così provata. Allora perché li pubblico adesso? Perché non sono forte come … Continua a leggere
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