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Tag Archives: donna
Cade la notte sopra l’infiorata
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Contrassegnato donna, finestra, notte, ombra, paese, tempo, terrazze, vita
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Ologramma
Pubblicato in poesie, poesie su immagini
Contrassegnato amore, anima, dimensioni, donna, frammenti, morte, occhi, ologramma, piano, scatole, tempo, vita
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La donna invisibile
Di lei che va sparendo attrice senza fama e senza gloria d’un film di soli titoli di coda una platea di franchi pensatori dimentica le scene entusiasmanti e annota solamente le carenze niente delle fatiche niente di tutti i … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie, poesie da non saper che farsene, poesie dell'abbandono
Contrassegnato abbracci, amore, carenxe, donna, draghi, fama, film, gloria, lei. spersona, ombra. sagoma, titoli di coda
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In punta di pensieri
Può sembrare una stanza ma è una distesa verde che si estende dal pavimento all’orizzonte e lì una donna lascia che il tempo faccia il suo lavoro tralascia lamentele distilla il meglio delle sue giornate e quando il corpo naviga … Continua a leggere
I mali hanno corsie preferenziali
“non mi portate in ospedale in questi tempi di malora” dice l’uomo dal troppo zucchero in vena che se n’è andato via ma ancora sta rispondere è impossibile per insufficienza di dove e il quando è un’astrazione temporale un prolungato … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie dell'abbandono
Contrassegnato astrazione, buon samaritano, campana, corsie, disparte, donna, esilio, luna, malora, mente, mondo, ospedale, tempi, vena diabete, zucchero
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L’uomo che inventò la speranza
Era seduto sulla pietra nera della caverna gelida il fuoco ormai soltanto cenere la tramontana urlava intorno al masso che chiudeva l’imbocco la femmina pareva che dormisse di un sonno troppo duro _il neonato non vagisce più_ entrambi sono immobili … Continua a leggere
Mari del nord
Guardala da lassù cielo che spargi nuvole sui morti e metti nomi d’acqua ai pesci sai che l’azzurro se n’è andato impera il grigio la donna ch’era prossima all’esilio traduce il mormorio delle conchiglie le litanie sommesse delle onde in … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie del silenzio, poesie dell'abbandono
Contrassegnato acqua, bottiglie, cerchi, cielo, conchglie, donna, esilio, fiordi, nuvole, onde, pesci, plastiche, polena, rena, traversate tempestose
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Evanescenze funzionali
come in un film girato in bianco e nero si risvegliò nel letto d’ospedale il rumore del tonfo sull’asfalto finì mentre finiva in dissolvenza la scena muta del precipitare si perse in una tenebra acquiescente divenne un’amnesia tra … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie della rinascita
Contrassegnato amnesia, asfalto, donna, figli, film, futuro, luci, ospedale, precipitare, ragazza, vivere
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Lettera al buio
ti scrivo mentre sono ancora viva _dopo non so se mi sarà possibile_ non ti faccio le solite domande ormai lo so che non rispondi mai stai sulle tue hai tutti gli avvocati difensori intonacati d’oro garanti delle guerre e … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie da non saper che farsene, poesie del silenzio, poesie dell'abbandono, poesie della confusione
Contrassegnato anagramma, avvocati difensori, bambini, cervello, domande, donna, figli, gabbia, guerra, lettera, mela, morte, profitti, uomo, viso, vita
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La storia ha braccia amiche, qualche volta
Ci si compensa dalle rimozioni lasciando solamente poche tracce d’una nottata di sopravvivenza _la ragazza vestita di pois nel vuoto d’aria_ quando del buio calato sulle spalle sfocate ormai le viole calpestate il buio dolore delle pietre restano nella mente, … Continua a leggere
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Contrassegnato bambù, buio, donna, leggenda, mitologia, romozioni, sopravvivenza, spalle, tracce, viole.pietre, vuoto d'aria
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Di soste inusitate e conseguenze
nell’acquitrinomondo rospi e affini aspettavano il bacio della donna per la trasformazione prenceazzurra ma saltellando da una foglia all’altra diventavano vecchi nell’attesa la donna anfibia aveva altro da fare che trasformare principi in ranocchi o viceversa lei respirava fiori nel … Continua a leggere
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Contrassegnato alberi favole, cocchieri, dea, donna, fratelli grimm, mele, motel, poliglotta, principi, ranocchi, rospi, sperare, vecchi
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Quando si vive al margine di sé
l’anima non ha spazi da riempire e non si adegua ai tentativi di ridare vita a un corpo andato la donna è un intervallo tra l’inizio di strada e la sua fine ha smesso di parlare all’uomo che si … Continua a leggere
Nonsense
L’ombra mi calpesta non sembra che si appoggi o gravi sulle spalle. È chiara una macchia che sconfina _vitiligine dell’anima_ incurabile come sapersi duplicata in bianco madreperla mi avvolge chi la vede ne sa, di queste avviluppanti ombre … Continua a leggere
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Contrassegnato anima, colonne, corpo, donna, macchia, madreperla, ombra, pietre, reuderi, spalle, vecchia, vitiligine
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Il contratto
Poi ho capito che non scrivo poesie _registro l’anima_ qualunque sia un’anima sorpresa dell’estensione umana _la donna ha piedi piccoli sta nella nicchia del suo cuore indocile è la bambina che tastava i muri negli infiniti corridoi d’inverno_ nottambula già … Continua a leggere
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Contrassegnato anima, bambina, corridoi, donna, equivoco, lente contafili, medicinali, minuscolo, nicchia, nottambula, oscurità, paraggi, piedi, poesia, realtà
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La vague, le vent, le cri
Onde nel cielo un grido che ristagna una figura immobile nel raggio resiste allo scirocco donna che sembra salda e inamovibile _sembra_ mi ha girato le spalle ed il suo dio non chiama né mi manda un sms eppure … Continua a leggere
Presenze simultanee
Di lei resta uno spettro che s’aggira in abiti di stretta clausura __finì che c’era l’ultima occasione per indossare un po’ di primavera__ una fantasma stanca che dal display del mondo ha cancellato tutte le visioni della donna sorpresa ancora … Continua a leggere
A fil di tempie
l’emicrania balugina negli occhi visioni intermittenti donna di poca fede: casa e casa datata nel cerchietto all’anulare quasi erasa ha bagliori soltanto e un sonno alterno foriero di scompensi nevralgici sibille alternative rimescolano il cielo qualcuna è una fontana di … Continua a leggere
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Contrassegnato anulare, asso, casa, cielo, donna, fede, metrica, occhi, parole, prosopopee, scompensi nevralgici, sibilla, versi
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Epilogo
Veniva dagli addii cifrati da pregresse inquietudini recava un vaso d’ombra colmo di voci e giochi ritrovati _c’era nel buio qualcosa che fioriva_ in un chiarore eccentrico nessuna competenza di se stessa improvvisava nella scenografia da replicante fino ai … Continua a leggere
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Contrassegnato addii, alta definizione, amico, chiarore, donna, fine, giochi, incognita, inquietudine, notte, numeri, saluti, scenografia, tempo, titoli di coda, voci
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