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Tag Archives: corpo
Contenitore instabile
Pubblicato in poesie, poesie su immagini
Contrassegnato circostanze, contenitore, contratto, corpo, locazione, mobile, occupazione, sensi, sgombero, stanze, testa, tilt, traslocare, usura
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“Solve et Coagula“?
succede che m’incontro passando tra le assenze di pensiero _chissà dov’era che mi nascondevo_ e resto ad osservare le mie mani dico mie ma è la parola “mie” che mi stupisce: mi percepisco estranea a ogni possesso … Continua a leggere
Quid
è l’io-pensiero il sé che sa di Sé che nel continuo mutare della forma resta è l’impalpabile che non avendo limiti e confini è puro esistere nemmeno un punto lo può definire ente a sé stante forse c’era da prima … Continua a leggere
Le presenze intorno a noi
nel cogliere i ritornii passi dentro un corridoio di nevescene offuscate e non d’amnesiache pure svuota parte delle impronteuna canzone triste negli androni vecchi colombi in fila su ringhieread aspettare il volo di cadutacon gli occhi … Continua a leggere
All’incrocio dei tempi
– verrò quando si perderanno le grammatiche – diceva e non avevo da rispondere salivo scale e scale e scale ero spossata – verrò quando saprai guardare il precipizio senza paura d’inciampare – fui tentata dall’ultimo gradino mi sedetti … Continua a leggere
Scolorimento
La durata di un corpo non garantisce la presenza né la funzione mnemonica _perdo le referenze sostanziali_ sbiadiscono gli oggetti ed i soggetti resto sgrammaticata indiscorsiva ingrata mi si perdoni questo tempo avaro di promesse questo tempo che incalza e … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie dell'abbandono, poesie della confusione
Contrassegnato amori, contatti, corpo, durata, funzione mnemonica, materia, mondo, oggetti, promesse, referenze, soggetti, tempo
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Loop
Aspettava sull’orlo di una nuvola la nuova forma in cui precipitare _sarebbe stata stretta_ tuttavia avrebbe ottemperato al suo dovere: sperimentare la materia e il tempo altri infiniti sparpagliati in luci prima d’avere l’ombra e il peso sapevano d’esistere ma … Continua a leggere
Kafkiana 2
sotto i tappeti delle feste la polvere dei giorni quando s’era vivi lucenti ho trovato un’intera staccionata ridotta in truciolato sotto i piedi bisogna camminare con cautela scrivere cose tonde e assecondare se non si vuol finire ramazzati blatte da … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie della disperazione, poesie della rivolta
Contrassegnato camminare, cancro, castello, cervello, corpo, feste, follia, kafka, mentecatti, piedi, polvere, processo, ramazzati, stupidità, tappeti
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Variabili di stormo
Dunque _qualcuno parlava dalla crepa _ è un muro molle ma pur sempre muro il sacco materiale che ti avvolge e l’ombra che s’adatta alle pareti quasi una moltitudine di storni dunque _la voce è appena … Continua a leggere
Tutto per una mela?
È quasi indifferenza necessaria l’entusiasmo d’un attimo finito già mentre si gira un foglio _esistere ha un suo lato da mannaia_ il corpo esige è un orologio caricato a pillole la mente latita è un luogo in cui s’inerpicano perdite … Continua a leggere
Pubblicato in poesie, poesie da non saper che farsene, poesie dell'abbandono, poesie della confusione
Contrassegnato attimo, calamità, cervelli, corpo, fantasmi, foglio, giorni, giudice, imputati alla nascita, indifferenza, luogo, mannaia, orologio, piacere, tempo, vittime
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Nonsense
L’ombra mi calpesta non sembra che si appoggi o gravi sulle spalle. È chiara una macchia che sconfina _vitiligine dell’anima_ incurabile come sapersi duplicata in bianco madreperla mi avvolge chi la vede ne sa, di queste avviluppanti ombre … Continua a leggere
Pubblicato in poesie
Contrassegnato anima, colonne, corpo, donna, macchia, madreperla, ombra, pietre, reuderi, spalle, vecchia, vitiligine
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Presenze simultanee
Di lei resta uno spettro che s’aggira in abiti di stretta clausura __finì che c’era l’ultima occasione per indossare un po’ di primavera__ una fantasma stanca che dal display del mondo ha cancellato tutte le visioni della donna sorpresa ancora … Continua a leggere
Contestualmente soli
La vita è un continuo voltare pagina, su ciò che è stato fatto, detto, creduto. Lo smarrimento di sé stessi è il vero motivo dell’alienazione degli esseri umani, il non potersi collocare nella stabilità se non dimenticando di consistere in … Continua a leggere
Pubblicato in riflessioni
Contrassegnato alienazione, cellula, corpo, flussi. fideismo, grattacieli, io, isolamento, perdita, piramidi, salvezza, vita, voltaare pagina
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Fontaniana
Il varco tra pensiero e corpo la zona franca aperta sulla tela / ci si passa disposti di traverso / onde o corpuscoli oltre le direttive degli squarci ci si racconta nudi e mercuriali microscopiche sfere inafferrabili e non potersi … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie
Contrassegnato amalgama, amore, confine, corpo, corpuscolo, maschera, onda, punto, rasoio di occam, rassegnazione, squarci, tela, varco, zona franca
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Singolarità temporali
gli orchestratori delle vie fluviali eseguono tempeste di sconcerto canoni inversi in rifrazioni d’acqua e non si può parlare ci si muore sapendosi indifesi per stanchezza chi si è rinchiuso dentro il corpo fantasma di se stesso (dei suoi mali … Continua a leggere
Pubblicato in CriBo, poesie, poesie della disperazione
Contrassegnato corpo, custode, fantasma, morte, orchestratori, prigioniero, rifrazioni, sconcerto, stanchezza, vie fluviali, vita
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Elusioni
nei momenti in cui la reticenza imbocca strade equivoche forme di mescolanze mercuriali ardono in petto __il corpo assolve e l’anima s’adatta_ allo spostarsi da una terra all’altra s’annida un’eloquenza funzionale minuzie a fior di labbra ma quel che … Continua a leggere
